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Certificazione Energetica obbligatoria anche per i contratti di locazione

Posted at 14 settembre 2013 | By : | Categories : Senza categoria | 0 Comment

ltri adempimenti per i proprietari di immobili che intendano affittare, dare in comodato o vendere un edificio di prorpietà.

Infatti, con il DL 63/2013 è stata introdotta la nuova certificazione energetica degli edifici denominata A.P.E.ovvero Attestazione Prestazione Energetica.

Che cos’è quindi?

L’A.P.E. è un documento che certifica la classe energetica degli edifici, ovvero identifica la quantità di energia che viene consumata da un immobile nell’arco di un anno (oppure una previsione del suo consumo) per il funzionamento degli impianti idrici, elettrici, di climatizzazione.

Dall’analisi dell’immobile, risulterà un valore che va dalla A+ (il voto massimo come efficienza energetica),alla lettera G (che identifica il valore più basso)

L’Attestazione ha una durata di 10 anni e va rinnovata ogni qualvolta si verifichino interventi diristrutturazione che interessino più del 25% della superficie totale dell’immobile.

Quando va esibita?

Originariamente, la certificazione doveva essere esibita dal proprietario o dal costruttore nei casi di vendita dell’immobile ovvero all’inizio delle trattative e consegnata agli acquirenti al termine delle stesse.

La novità per le locazioni

A partire dal 6 giugno 2013, ai casi di vendita dell’immobile è stato aggiunto il caso della locazione, delcomodato o cessione a seguito di acquisto di diritto c.d. “reale” sullo stesso (usufrutto, uso, abitazioneecc.).

Da ciò ne deriva che alla stipula del contratto di locazione deve essere riportata un’apposita clausola con la quale il conduttore dell’immobile dichiara di aver ricevuto una copia dell’A.P.E. e di essere stato informato sul suo contenuto.

Non solo, l’A.P.E. va allegata al contratto in quanto la sua mancanza ne determinerà la nullità dello stesso. Dall’obbligo di inclusione nel contratto ne derivano anche sanzioni pecuniarie che vanno dai 3.000 ai 18.000 euro.

Un ulteriore obbligo a carico dei proprietari degli immobili (che si somma al lungo elenco dei preesistenti) che rincara le spese per la gestione dei locali. La normativa non chiarisce perfettamente quali sono le tipologie di contratti di locazione interessate all’obbligo, tuttavia si può ragionevolmente presumere che non debba riguardare le locazioni a fini turistici mentre si ricomprendono tutte le altre tipologie (da quelli abitativi a quelli commerciali)

 

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